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alla scoperta del Molise...

idee per avventurarsi alla scoperta della regione più sconosciuta d'Italia
1 Dic

PRESEPI NEL PRESEPE – PESCHE

Il comune di Pesche è un piccolo borgo in provincia di Isernia con circa 1.500 abitanti che, se osservato da lontano, assume i tratti di un paese-presepe incastonato nella roccia.

Da circa vent’anni il Comune, in collaborazione con le associazioni del territorio e volontari, organizza la manifestazione ‘I presepi nel presepe’.

I balconi delle case saranno decorati con installazioni luminose che valorizzeranno la struttura già unica del borgo.

Cenni storici

La storia del territorio è legata alla storia di Isernia. Con la rinascita della città sotto Nerone e Traiano, un discreto stato di benessere, nonché la presenza di una sorgente calda naturale, ha determinato la nascita di bagni termali di dimensioni ridotte.

Con la fine dell’autorità imperiale in Occidente e la progressiva decadenza delle città ci fu un abbandono dei centri abitati, favorito anche da alcune scorrerie saracene del IX secolo. È proprio in questo periodo che, nei pressi dei bagni termali, si concentrò un abitato di pochi focolari, che si spostarono sul declivio del monte San Marco intorno all’anno Mille. Qui era già presente un monastero benedettino, probabilmente edificato su una piccola fortificazione sannita, utilizzata come vedetta. Le costruzioni religiose più importanti sono la chiesa di Sant’Angelo, quella di Santa Maria dell’Ospedale (nelle adiacenze vi sorgeva un ospizio) e il convento di Santa Croce. È interessante notare come la chiesa parrocchiale del tempo, cioè la chiesa di Sant’Angelo, non si trovasse all’interno delle mura di cinta, ma più a valle. Tuttavia, il centro abitato si andava sviluppando oltre le mura stesse, poiché era cambiata la situazione politica e, soprattutto, perché Pesche era un importante possedimento dell’abbazia di Montecassino, tanto da aver ottenuto, nel tempo, anche delle protezioni papali. Nel 1456 un violento terremoto distrusse gran parte del paese, spingendo i monaci rimasti a ritornare a Montecassino. Il passaggio tra il Seicento e il Settecento è segnato dalla transazione dalle pertinenze di Montecassino alla diocesi di Isernia. Durante la prima guerra mondiale anche Pesche diede il proprio contributo di vite umane. Il ricordo dei compaesani caduti è stato eternato da un monumento ancora presente, di bella fattura, costruito nell’aprile del 1920: il primo di tutto il Molise. Negli anni Cinquanta furono piantati molti alberi in montagna, che ora costituiscono la pineta, per ovviare all’instabilità delle rocce, essendo sedimentarie e il terreno argilloso. Dagli anni Ottanta si registra un ampliamento del paese nella parte bassa, in cui molti hanno iniziato ad abitare abbandonando il centro storico.

A Pesche potrete gustare la pizza di un premiato locale: il Bas. (https://www.baspizzeria.it/)